VARENNA – L’8 gennaio 1945 sei partigiani vennero uccisi a tradimento dalle camice nere alla Montagnetta di Fiumelatte. Nonostante la pandemia non consentisse la tradizionale cerimonia, a 76 anni da quei fatti non cessa il ricordo. L’Anpi lecchese e gli amministratori di Varenna, Bellano, Mandello e Lecco hanno ricordato ‘a distanza’ con materiali diffusi sui social media.

In Valsassina e Valvarrone nel dicembre 1944, parecchi partigiani della 55ª Brigata F.lli Rosselli si arresero alle forze fasciste per mancanza di viveri e vennero internati nelle carceri di Bellano. Secondo gli accordi presi con il Questore di Como, dovranno essere inviati in Germania come lavoratori coatti. Durante il trasferimento da Bellano a Como però, presso “la Montagnetta”, i fascisti delle Brigate Nere, simulando un attacco della Resistenza, fecero scendere i sei partigiani dal camion e li fucilarono sul posto.

Persero la vita:
Carlo Bonacina di Rancio (24 anni)
Ambrogio Inverni (Lupo) di Bellano (31 anni)
Giuseppe Maggi (Beppe) di Rancio (21 anni)
Virgilio Panzeri (Ciccio) di Rancio (21 anni)
Domenico Pasut (Leone) di Mandello del Lario (23 anni)
Carlo Rusconi (Boia) di Vendrogno (25 anni)

 

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