BARZIO – Nuovi stanziamenti anche per il 2016 per proseguire l’attività di videosorveglianza dei movimenti franosi avvenuti sul territorio. Una situazione per certi drammatica quella della provincia di Lecco perché già nel 2013Fortunato Trezzi  – presidente della Coldiretti interprovinciale –  poneva l’accento su come “In soli sei anni si sono verificati ben 2.944 eventi franosi o di smottamento, ovviamente di diversa entità, in provincia di Como e 1.074 in quella di Lecco.

FRANA-PAGNONA-RIAPERTURA-4Numeri significativi, che evidenziano l’importanza di tutelare il territorio montano e il ruolo delle imprese agricole che, lì operando, svolgono un’importante azione di mantenimento e presidio”.

Negli ultimi anni la situazione non è migliorata e il livello d’allerta è stato relativamente alto, specialmente in riferimento ad alcun ieventi franosi che restano dei “sorvegliati speciali”. Tra questi la Comunità Montana ha individuato l’area Bindo e Rossiga nel Comune di Cortenova, l’area Bedolesso nei Comuni di Colico e Dorio e il Sasso di Peccato a Pasturo.

Nelle zone è emersa la necessità di effettuare opere di monitoraggio continuo a scopo prevetnivo e anche per trasmettere dati alla Protezione Civile o in situazioni di allerta. A riguardo è stata incaricata una ditta specializzata di Lallio (BG) che effettuare la videosorveglianza nel 2016 per il costo complessivo di 8.400 euro.