LIERNA – Dopo le dichiarazioni del vicesindaco Andrea Santini e dell’associazione lecchese Renzo e Lucio, anche i consiglieri comunali di Vivere Lierna prendono posizione in merito alla questione del gender, dopo la comparsa di alcuni striscioni all’ingresso del paese in seguito all’approvazione della mozione proposta dalla Lega Nord in Consiglio comunale.

Nunzio Marcelli, capogruppo di Vivere Lierna

Nunzio Marcelli, capogruppo di Vivere Lierna

“Dopo il Consiglio comunale dello scorso 8 ottobre, in cui si è discussa la mozione fotocopia che la Lega Nord sta capillarmente diffondendo, è apparso sotto il cartello che segna l’ingresso nel paese un lenzuolo riportante la scritta Comune gender free – commentano i consiglieri di minoranza -. Il manifesto ci pare solo un triste esito della strumentalizzazione del tema da parte della Lega Nord a partire dalla maccheronica traduzione del testo, che sarebbe più o meno come dire che a Lierna non abbiamo un’identità sessuale (?). Non abbiamo molto da aggiungere rispetto a quanto già affermato, ci dispiace solo della figura misera che, inevitabilmente, investe tutto il paese”.

“Come abbiamo già espresso in Consiglio riteniamo inaccettabile e grave che i nostri amministratori abbiano sposato in toto la campagna della Lega Nord diretta unicamente a creare un clima teso e di preoccupazione tra la cittadinanza attraverso la diffusione di informazioni poco obiettive, occupando peraltro il Consiglio con temi nei quali non ha alcuna competenza e che devono essere lasciati, come la Legge prevede, ai genitori e ai docenti, e non certo alla giunta comunale che ben avrebbe altro di cui occuparsi dalle buche delle strade alle inaugurazioni di opere che mai avvengono – proseguono -. L’unica nota positiva, se cosi si può dire, è che, quantomeno da quello che apprendiamo dal vicesindaco Santini, l’Amministrazione e quindi la maggioranza non hanno nulla a che vedere con l’apposizione del lenzuolo Comune gender free. Da parte nostra ovviamente speriamo che tale manifestazione resti un atto isolato di qualche estremo sostenitore di medievali ideologie sessuofobiche e oscurantiste”.