LIERNA – Domenica 20 settembre l’associazione culturale Giannino Castiglioni ha organizzato, in occasione della ricorrenza del Centenario della Prima guerra mondiale, una visita al Museo italiano della guerra e al Sacrario dei caduti di Rovereto-Trento. Più di 30 i partecipanti.

“Siamo molto soddisfatti per la numerosa partecipazione, ma soprattutto per le emozioni che ha creato in tutti gli iscritti alla visita – è il commento degli organizzatori -. E’ stato affascinante ed istruttivo. Le armi, le uniformi, le tante foto, le lettere, il materiale e le informazioni che raccontano la tragedia di questo evento ci hanno portato quasi a toccare la vita di quei ragazzi che hanno dovuto subire e morire per questa follia. Difficile non immedesimarsi e, a quel punto, il dolore e la sofferenza pervadono l’animo di chi guarda, portando ad una comprensione maggiore dell’aspetto non solo storico ma anche umano”.

L'aereo di Francesco Baracca

L’aereo di Francesco Baracca

L’aereo di Francesco Baracca, asso volante, ha lasciato tutti esterrefatti, con i suoi posti a sedere e l’intelaiatura in legno. “E’ un museo che dovrebbe esser visto da tutti, soprattutto dagli adolescenti, perchè trasmette l’idea di come la guerra non sia qualcosa di ludico (il fascino delle uniformi e delle armi) e controllabile, ma qualcosa che sfugge inevitabilmente al controllo umano, portando morte, fame e atrocità”.

La visita al Sacrario dei caduti, dove sono custodite le spoglie di 20.279 caduti della guerra 1915-1918, è stata, oltre a un omaggio a chi vi è sepolto e a chi ha perso la vita durante il conflitto, l’occasione per ammirare un’altra magnifica opera realizzata dallo scultore Giannino Castiglioni. All’interno dell’edificio sono presenti infatti 14 formelle in bronzo rappresentanti la Via Crucis.