MANDELLO DEL LARIO – Durissima la reazione del gruppo consiliare di “Casa Comune per Mandello democratica” dopo la cancellazione del festival “Controcorrente”. Per la capogruppo Grazia Scurria “Non si farà più il Festival jazz perché costa troppo (poco di più di quanto speso dal Comune per la pista di pattinaggio, come ha ricordato il sindaco allo scorso Consiglio comunale, avventurandosi in un paragone che ci ha lasciato sbigottiti!), ma si buttano via soldi pubblici per spostare lo skate park, una struttura che funziona bene così com’è e dove si trova, come dimostra la gran quantità di giovani che usa la struttura fin dal primo giorno in cui è stata realizzata. Un’altra delle contraddizioni dell’amministrazione Fasoli”.

Scurria aggiunge: “Non si fa che distruggere quanto fatto prima, solo per partito preso: vengono eliminati eventi che hanno dato lustro al paese e incrementato il turismo, come il Jazz Festival, e rifatti impianti sportivi molto utilizzati, come lo skate park. Amministrare significa usare al meglio i soldi pubblici e non aumentare le tasse e le rette delle scuole materne per poi distruggere ciò che è stato fatto dall’amministrazione precedente”.

“Quanto al Lido – prosegie la nota -, il sindaco, nel consiglio comunale dei primi di febbraio, aveva preannunciato un incontro con i consiglieri entro una settimana per discutere dell’argomento. Dimostrando ben poca considerazione per le minoranze, ha preferito parlarne in altra sede, dove ha espresso le sua opinione del tutto personale sulla convenzione con Canottieri. Questo atto ha delle finalità, enunciate in modo esplicito nell’accordo sottoscritto tra i due Enti: se poi la gestione non va bene, che il sindaco richiami il concessionario ai suoi obblighi e eviti commenti fuori luogo in sedi che poco hanno a che vedere con la convenzione. Amministrare comporta anche questi doveri, anche se dopo quasi un anno di amministrazione Fasoli non si è visto molto di più di qualche senso unico girato di qua o di là e poca minuta manutenzione. Una giunta assente e invisibile in tutto e per tutto”.

All’attacco anche il finale del comunicato di Casa comune: “Dopo qualche buca rappezzata, non si è ancora percepito nulla del progetto amministrativo che Il paese di tutti ha per Mandello (ma poi ce l’avrà?). E ora si ricomincia a parlare del raduno della Moto Guzzi, come se il raduno della casa dell’Aquila l’avessero inventato Fasoli e i suoi. Non si sono mai accorti che c’è sempre stato anche nei decenni precedenti e che, da sempre, è un evento che richiama a Mandello migliaia di motociclisti? Per esempio, basterebbe buttare un occhio sulla piazza del Municipio, per ricordarla straripante di appassionati guzzisti che hanno assistito all’inaugurazione del monumento a Carlo Guzzi nel 2011, per il 90esimo della fondazione della fabbrica. Carlo Guzzi prende il tempo con un cronometro: quanto dovrà aspettare prima che l’amministrazione Fasoli faccia davvero, o almeno pensi di fare, qualcosa di importante per Mandello?”.