BELLANO – Più che un consiglio comunale a guardarlo bene il primo del Rusconi 2, a Bellano, è sembrato un matrimonio.

Gli ingredienti c’erano tutti a partire dallo “sposo”, il sindaco Antonio con abito inamidato, mascherina tricolore immacolata (vedi copertina), perfettamente in tono – non con la pochette – ma con la fascia sulla spalla. Fiori non all’altare bensì sul palco dei consiglieri e della giunta. E poi tanta irrefrenabile emozione. Fino alle lacrime.

E come in tutte le nozze che si rispettino, i genitori, le famiglie al gran completo e con tanti bambini. In platea in numero insolito per un consiglio comunale, dove in genere scarseggiano pure gli adulti.

Nella sala del cinema teatro di Bellano, molte erano le poltroncine occupate. Tutti contenti e fraterni gli invitati, anche se il consiglio comunale in realtà era iniziato con un atteggiamento cambiato da parte dell’opposizione di centro sinistra: Andrea Nogara ha annunciato per i prossimi anni una partecipazione meno morbida, più attenta e critica, mostrando una decisa sterzata rispetto al placido quinquennio appena concluso.

Forse è un primo tentativo di recupero di quanto è mancato alle urne, quei voti che avrebbero arginato magari in parte la schiacciante vittoria del macinasassi Rusconi.

Un volemose bene tipico delle celebrazioni familiari è quello emerso invece da Federico Goretti che capitana la compagine di Lega e Fratelli d’Italia e ha fatto balenare un atteggiamento più morbido e collaborativo.

“A parte qualche critica di chi lo vive più da vicino, è chiaro che questo sindaco è gradito ai bellanesi” ha osservato Goretti.

Lo ‘sposo’ sindaco, come nelle migliori tradizionali era molto emozionato.

In alcuni passaggi ancor di più, come quando ha ricordato Daniela Artusi l’impiegata del Comune venuta a mancare lo scorso giugno. Ma anche voce rotta citando gli amici e gli assessori restatigli vicini, quando la sua compagine si è sfaldata a fine mandato.

L’uomo solo al comando rivela così che nessuna separazione è facile, neppure per lui che sembra sempre tirare dritto.

Ma l’impetuoso ‘Orrido‘ dell’emozione bellanese del primo consiglio comunale Rusconi2 è partita quando il primo cittadino ha ringraziato la propria famiglia per la pazienza avuta nei suoi confronti in questi anni amministrativi.

Quella famiglia, genitori e fratello, cugini, figli dei cugini, presente in sala a celebrarlo. Compagine che alla fine, terminato il consiglio, si è ritrovata per un pranzo di festeggiamento. Tutti eleganti, i vestiti come nelle grandi occasioni per ritualizzare il secondo quinquennio amministrativo del loro Antonio.

Un nuovo Rusconi quello che ha aperto il mandato-bis: uno che ha il coraggio di dire come di errori ce ne sono stati, quelli della prima volta e dell’inesperienza, e che è difficile essere a capo di un’amministrazione.

Rusconi con la nuova segretaria comunale

Perché “Qui sei davanti e devi sempre metterci la faccia”.

In pratica, dover ammortizzare e assorbire anche forti criticità, una lezione pesante da apprendere, lo dimostra non tanto il discorso d’investitura quanto il modo in cui è stato esposto, senza nascondere il fortissimo coinvolgimento che Antonio Rusconi sente in questo ruolo.

E adesso, la scelta di una squadra più legata a lui e più coesa rispetto ai  programmi di ‘Bellano guarda avanti’.

L’aprirsi alle persone, parlare alle associazioni e ai bellanesi, così sembra voler impostare il futuro il riconfermato primo cittadino.

N. A.

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