L’appalto predisposto da Silea per il progetto del Teleriscaldamento lascia sempre maggiori dubbi, in particolare sulla sostenibilità sia ambientale che economica dello stesso.

Dalle indiscrezioni e notizie girate sulla stampa locale dopo l’assemblea di coordinamento del 4 marzo, appare che la proposta fatta da Varese Risorse per la rete di Teleriscaldamento/centrali di integrazione non sia per niente soddisfacente. Da quello che si deduce sembra che nel loro progetto sia previsto l’utilizzo solo parziale del calore del forno: ciò non rispetterebbe appieno la prescrizione dell’AIA. Inoltre non ci sarebbero soluzioni alternative non fossili alle fonti da utilizzare nelle caldaie di integrazione. Non pare siano stati fatti ribassi della durata della concessione, fissata come base a gara in 35 anni, e quindi anche dal punto di vista economico la proposta non risulterebbe vantaggiosa.

Ricordiamo che “l’alimentazione da fonti non fossili” (alla scadenza dell’AIA del forno) era una richiesta vincolante nata dalle convenzioni fatte nel 2018 con i 3 comuni di Lecco, Valmadrera e Malgrate. Introdurre ora condizioni aggiuntive…

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TELERISCALDAMENTO, ATTIVISTI: “DOVEVA COSTARE ZERO, ORA IMPEGNA TUTTI I COMUNI. PROGETTO DA ABBANDONARE”