TREMEZZINA – Scienziato e divulgatore, Corrado Lamberti ha perso la sua battaglia contro il Coronavirus. 72 anni di Tremezzina, Lamberti era tra i più noti astrofisici italiani, grande amico di Margherita Hack insieme alla quale ha formato generazioni di astrofili. Ha insegnato alla Magistri Cumacini portando avanti parallelamente anche l’impegno di redattore scientifico e direttore di riviste come L’Astronomia e Le Stelle, ha scritto decine di libri, saggi e articoli.

Nel 2008 Lamberti fu tra i fondatori de La cruna del lago, associazione apartitica per fermare la cementificazione del Lario, partendo dalla sua Lenno. Figlio di Carlo, tra i partigiani della 52ª brigata Garibaldi che nell’aprile del ’45 fermarono la colonna di Mussolini in fuga verso la Svizzera, al genitore dedicò il saggio “La Battaglia di Tremezzina, una breve storia della Resistenza nel Centro Lario”.

“Ho avuto modo di conoscere Corrado molti anni fa – ricorda Stefano Covino, ricercatore dell’Inaif di Merate sul portale dell’istituto – e da allora mi è capitato spesso di interagire con lui. Una persona brillate e cordiale. Ma, alla fine, per noi ragazzi degli anni ‘80, rimaneva sempre quello de l’Astronomia con Margherita Hack. Una straordinaria e unica avventura editoriale. Ricordo quando, da ragazzo appunto, aspettavo l’uscita della rivista e mi precipitavo a leggere una rubrica, si chiamava “rampa di lancio”, per poi passare agli articoli più succosi. Scritti da diversi scienziati che, qualche anno dopo, ho avuto la fortuna di annoverare fra i colleghi. È stato davvero un grande divulgatore, e con il suo lavoro ha certamente avvicinato alla nostra scienza molte persone. Una volta, mentre chiacchieravo con lui, a margine di alcune iniziative nel comasco, su quanto importante era stata l’Astronomia per me e altri della mia generazione, mi diceva che gli faceva un enorme piacere sentire queste cose. Penso che lo ritenesse il migliore riconoscimento professionale per il suo lavoro. Ci mancherà”.

A Tremezzina lo piange anche il sindaco Mauro Guerra: “Corrado era un grande scienziato, uno studioso capace di parlare alla gente. Un astrofisico che quando parlava del cielo sapeva intrecciare rigore scientifico e poesia della bellezza. Ricordiamo tutti il suo lavoro e l’amicizia con Margherita Hack, la direzione delle riviste Astronomia e Le stelle. Il riconoscimento, nel 1999, dell’Unione Astronomica Internazionale che lo aveva onorato “per i meriti acquisiti in vent’anni d’attività nella diffusione della conoscenza astronomica in Italia” attribuendo il suo nome al pianetino 1985 TB1, scoperto quattordici anni prima dall’astronomo americano Edward Bowell e rinominato 6206 Corradolamberti. E tanto altro ancora. Corrado era anche per me un caro amico, un compagno di tante storie politiche, un antifascista, combattente in servizio permanente per libertà, democrazia, giustizia sociale. Si era battuto negli ultimi anni perché la Tremezzina ricordasse degnamente, anche nella sua topografia, i suoi caduti per la libertà. Insieme lo abbiamo fatto. Sono affranto. Non appena vi saranno le condizioni ho già detto che ricorderemo la storia di tutti i nostri concittadini vittime del virus. E avremo tanto da ricordare e raccontare per dedicare a Corrado lo spazio che merita nella storia della nostra comunità. Oggi vorrei solamente mandare un abbraccio forte e affettuoso ai familiari di Corrado”.