VARENNA – Tutto ebbe inizio nel 2008 quando i consiglieri di minoranza Antonio Bonati e Nives Balbi domandarono, senza ottenerlo, di poter visionare la lista dei cittadini che avevano richiesto la prenotazione di 50 posti auto riservati ai varennesi nell’allora costruendo parcheggio di Viale Polvani. La questione finì così in Tribunale a Lecco, che il 4 maggio 2012 condannò Carlo Molteni, tuttora sindaco di Varenna, al pagamento di una multa di 1.000€ per omissione di atti di ufficio. Il 25 marzo di quest’anno la Corte d’Appello di Milano ha confermato la sentenza del tribunale lecchese, respingendo il ricorso di Molteni. Il primo cittadino non si è perso d’animo e ha presentato di nuovo ricorso, questa volta alla Corte di Cassazione, la quale però nella giornata di ieri, 15 dicembre, lo ha nuovamente respinto.

molteni“In attesa delle motivazioni della sentenza mi sento di affermare che tutto ciò appare quantomeno irreale”, commenta Molteni. “Viene in questo modo stravolto l’articolo del Codice che recita che è omissione d’atti d’ufficio quando il pubblico ufficiale non consegna quanto richiesto o non motiva il diniego. Ebbene la motivazione del diniego ho provveduto a darla per ben quattro volte!”.

“Alla luce di ciò, invito i miei colleghi Sindaci ad attivarsi per istituire nei propri Comuni un Ufficio apposito per la consegna di qualsiasi tipo di atto fatto da qualsiasi persona” prosegue il sindaco. “Non oso immaginare ciò che potrebbe succedere a Milano o Roma”.

“Ma probabilmente è più facile condannare un piccolo Sindaco che ha fatto solo ed esclusivamente il proprio dovere e che continuerà a farlo nello stesso modo e con lo stesso impegno. È in atto da anni una guerra sommersa tra i poteri dello Stato che coinvolge le piccole realtà che vogliono siano spazzate via in quanto unico ed insostituibile baluardo della politica vera, quella fatta non da professionisti ma da persone che s’impegnano per creare e rendere vivibile il loro paese. Qualche volta possono sbagliare certo ma chi non fa, non sbaglia mai. Vogliono annullare i piccoli Comuni, hanno reso le Provincie cieche e zoppe ma il fine qual è?”.

“Questa esperienza mi ha fatto capire, semmai ce ne fosse stato bisogno, che io e i miei colleghi siamo soli proprio perché piccoli. Ma la nostra forza sta proprio in questo” conclude Molteni. “Lavoriamo con passione e per il bene della nostra gente che sicuramente ci apprezzerà lo stesso per ciò che siamo e facciamo al di là di una multa di mille euro”.