Renato (a sinistra) e Alberto Ongania

PERLEDO . “Il tentativo dei Vigili del Fuoco di ieri con il drone (foto in copertina, ndr) nei boschi tra Perledo ed Esino Lario è la cifra di una macchina organizzativa cieca, che opera senza i dati che sono rinchiusi nei computer di una società per azioni”.

Così Renato Ongania, fratello di Alberto – il cuoco 53enne scomparso da Perledo ormai da tre settimane.

“Se da una parte vi è riconoscenza per gli uomini ligi al dovere – aggiunge il congiunto -, dall’altra vi è la più assoluta delusione per il fallimento del sistema dei soccorsi, incapace nella sua azione operativa di ottenere i dati telefonici. Anche oggi vi è una dimostrazione di stupidità dell’agire istituzionale, il Soccorso Alpino impegnato, sempre con lodevole impegno e dedizione, pure mettendo a rischio la vita di professionisti, ancora alla cieca. Alberto potrebbe essere in una delle 20/30 vallette del territorio, sperare di trovarlo è come ostinarsi di voler vincere alle macchinette mangiasoldi, patologico”.

“Oggi – conclude Renato Ongania – racconterò a Chi l’ha visto? proprio questi tre aspetti: disorganizzazione, stupidità della legge sulla privacy, colpevole pochezza della politica e miopia dei politici”.

RedCro