DERVIO – Nel consiglio comunale di martedì 26 gennaio la maggioranza ha messo in scena un’altra indegna pagina adottando una variante al PGT, il documento di programmazione urbanistica da cui dipendono gli interventi sul territorio, avviata senza alcun confronto democratico, con documenti pieni di errori tecnici e contraddizioni politiche, ma soprattutto con contenuti sui quali l’attuale maggioranza, in campagna elettorale, si era espressa molto negativamente, e che ora ha invece tranquillamente approvato dopo avere molto peggiorato, stando ai criteri che loro stessi avevano propagandato, i relativi contenuti.

Occorre dire che anche la passata amministrazione aveva avviato una variante al PGT, informando però per tempo i cittadini e con contenuti molto meno impattanti di quella adottata ieri, ma la nuova Giunta l’ha prima annullata per poi ripresentarla con norme più favorevoli ad alcuni privati (maggiori volumetrie e minori vincoli) e penalizzanti per gli interessi pubblici.

La variante, adottata in gran fretta dalla sola maggioranza, che ha pensato di liquidarla in Consiglio con poche parole, senza rispondere alle richieste della minoranza e senza nemmeno dare la parola al tecnico incaricato, non è stata discussa in 20 mesi da nessun organo di partecipazione dei cittadini (gli stessi consiglieri l’hanno ricevuta solo 4 giorni prima), e i passaggi con cui è stata impostata sono stati accuratamente nascosti ai Derviesi, limitando la pubblicità degli atti ai soli obblighi di legge: una circostanza che fa riflettere se confrontata con la propaganda che la Giunta ha riservato a iniziative di importanza molto minore.



Secondo quanto diceva in campagna elettorale l’attuale maggioranza, la variante non avrebbe dovuto nemmeno essere presentata perché “comportante un significativo impatto sull’ambiente” (così scrivevano sulle proposte fatte dalla precedente amministrazione, mentre poi le hanno riformulate con contenuti molto più impattanti). È un mistero della politica come abbiano potuto dire che le proposte precedenti fossero impattanti, e in quasi due anni di tempo (in cui avrebbero potuto eliminarle o cambiarle a proprio piacimento) abbiano invece scelto di modificarle in senso peggiorativo per poi affermare che ora vadano bene, cambiando radicalmente idea. Ma le elezioni ormai ci sono state…

Sul peduncolo hanno ripreso esattamente la proposta della precedente amministrazione, mentre a suo tempo dicevano che rendesse “inutilizzabile il peduncolo ai mezzi pesanti e forse addirittura irrealizzabile”. Evidentemente hanno cambiato idea.

Sulla realizzazione del marciapiede lungo la SP72 hanno ripetuto la proposta della precedente amministrazione fino alla casa cantoniera, “dimenticandosi” però di prevedere il marciapiede verso Corenno, che nel loro patinato volantino elettorale veniva presentato come una priorità “fondamentale per la sicurezza e il collegamento con Dervio”. Non si sa se abbiano cambiato idea anche qui, o se sia colpa della superficialità con cui hanno predisposto la variante: in ogni caso, non una bellissima figura…

Sull’area finora destinata a lido in zona Capona hanno proposto il cambio di destinazione rinunciando però a strumenti urbanistici di maggiore controllo da parte del Comune, e aumentando sensibilmente la volumetria concessa. In campagna elettorale, con previsioni di volumetrie inferiori, affermavano che “una volumetria di tale entità risulta inappropriata e di alto impatto ambientale. Le modifiche proposte sono da considerarsi ad impatto negativo”. Evidentemente hanno cambiato idea… Non hanno inoltre chiesto alla proprietà un impegno sull’esecuzione di opere pubbliche al posto della realizzazione del lido.

Sull’area del vecchio campo sportivo, dove era previsto un albergo, la volumetria aumenta rispetto alla previsione precedente; l’ennesima inversione a U, visto che in campagna elettorale affermavano, pur in presenza di valori inferiori: “E’ una notevole volumetria, con un notevole impatto ambientale” e anche: “Rammarica che le richieste dell’USD per spostare il campo di calcio verso la Provinciale e fare un albergo verso lago per ottenere il palazzetto dello sport siano diventate un’area edificabile residenziale. Così si dà una mazzata alla possibile crescita turistica di alto livello del paese e per fare il palazzetto dello sport si dovranno trovare soldi pubblici”. Evidentemente, anche tutte queste preoccupazioni sono state superate…

Sull’area Feldspato la variante riporta tutto indietro nel tempo, alla situazione esistente al momento in cui pendeva sull’area un ricorso al TAR da parte della proprietà, ricorso che era stato ritirato grazie al percorso di collaborazione avviato con la passata amministrazione e che ora potrebbe essere quindi ripresentato dai proprietari, col rischio di condannare l’area all’immobilismo ancora per molto.

Tra le altre proposte adottate, sparisce la previsione di rinaturalizzare il tracciato della strada ex Cogeco, a spese della proprietà (alla quale però è stata aumentata la volumetria); viene prevista una nuova strada lungofiume per il cimitero (non avendo avuto risposte alle nostre domande, l’unica spiegazione è che sia funzionale alla proposta di tempio crematorio); la conversione di alcuni capannoni artigianali dell’area PIP (Piano Insediamenti Produttivi) di S. Cecilia in strutture turistico ricettive con alloggi; nuovi vincoli per Corenno che parrebbero essere funzionali al pagamento del controverso ticket proposto dalla Giunta; l’eliminazione della superficie minima degli alloggi che era stata inserita per evitare la creazione di appartamenti piccoli, adatti solo come seconda casa ma non per famiglie residenti, ed altro ancora.

Alcune delle proposte non risultano neppure pervenute formalmente, molte prescrizioni date dagli enti superiori non sono state recepite e moltissimi sono gli errori evidenziati nella documentazione tecnica.

Mentre l’attuale sindaco due anni fa dichiarava: “si sta modificando in modo pesante il PGT mettendo un’ipoteca sul futuro del paese”, ha evidentemente cambiato idea sostituendo la variante che allora osteggiava con una nuova che comprende le stesse 12 proposte (prima annullate e poi reintrodotte con un carico di volumetrie molto superiore, senza maggiori vantaggi pubblici), e un’altra decina di nuove modifiche. Ma la propaganda, ormai l’abbiamo capito, cerca di far credere qualsiasi cosa anche di fronte alle evidenze…

Gruppo Consiliare “Insieme per Dervio”

 

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