PERLEDO – Di chi è quello stemma? Se lo chiedeva Rodolfo Pezzati, autore nel 1906 dell’omonimo stemmario depositato al Museo civico di Lecco, mentre copiava lo stemma da un quadro presso l’antico oratorio di Gittana (frazione di Perledo) ai primi del Novecento.

A distanza di oltre cent’anni il piccolo museo di Perledo ha provato a dare una risposta al quesito araldico: “Lo stemma potrebbe riguardare la famiglia Mattarelli, già presente in loco sin dal Cinquecento”.

“Un primo elemento scelto a sostegno della tesi interpretativa – spiega Renato Ongania nel Bollettino di Perleidus – è la forma dello scudo comune ad entrambi gli stemmi. Lo scudo è di forma ovale, ed è detto anche ancile. È stato usato inizialmente in Italia, poi è stato adottato come forma standard per gli ecclesiastici e per le donne sposate. Un secondo elemento presente in entrambi gli stemmi è la losanga, un termine utilizzato in Araldica per indicare una figura geometrica di quattro lati con l’angolo superiore e quello inferiore acuti, mentre i due laterali sono ottusi. È simile al fuso che però è più allungato”.

“Pur se il confronto iconografico lascia aperto ancora qualche dubbio interpretativo perché i due stemmi, pur avendo degli elementi molto simili, non coincidono, – conclude Ongania – i due aspetti di per sé sono sufficienti per avvalorare la tesi secondo cui lo stemma copiato da Pezzati possa essere riconducibile alla famiglia Mattarelli”.

Per approfondire: https://www.slideshare.net/RenatoOngania/bollettino-30-marzo-2022pdf