BELLANO – Ha un nome ora la sede della sottosezione di Bellano della polizia stradale, quello dell’agente scelto Francesco Pischedda, tragicamente morto svolgendo il suo lavoro lungo la Statale 36 esattamente un anno fa.

Questa mattina la cerimonia solenne a cui ha preso parte anche il Capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza Franco Gabrielli. “La straordinarietà della vita è piangere e fare tesoro dei ricordi e renderli reali nel presente, intitolare una caserma non è quindi un gesto banale ma è segno tangibile di vicinanza”. Vicinanza al giovane poliziotto e ai suoi familiari ma anche ai colleghi di Francesco che ne hanno ricordato coraggio, determinazione e la disinteressata disponibilità.

La cronaca del 2 febbraio 2017  l’ha ripercorsa il Dirigente compartimento polizia stradale Lombardia Roberto Campisi, proprio quel giorno tornato a Bellano dopo vent’anni a ritrovare alcuni colleghi. “I poliziotti in servizio sulla Statale 36 lavorano come se la notte durasse 24 ore, la strada è un continuo di gallerie che rende ogni intervento eccezionale e la condizioni di servizio sempre difficilissime. Dare un nome alla sede è importante per chi c’è e per chi ci seguirà, e se per descrivere l’impegno che ci mettiamo nel controllo del territorio dovessero mancarci le parole, quell’impegno è riassunto in Francesco Pischedda”.

La lettera dei colleghi all’amico Francesco

Il murales realizzato da Afran all’ingresso della sottosezione